La mappa forse non è il territorio, ma di sicuro ci aiuta a spostarci.
Peter A. Levine
Trauma Sensitive Yoga
♦ Che cosa è?
Il Trauma Center Trauma Sensitive Yoga – TCTSY – è una pratica somatica studiata specificamente in supporto alle terapie per il trauma complesso o per il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) cronico resistente al trattamento. Inoltre è di aiuto nella regolazione emotiva, nella gestione dello stress cronico, in caso di disturbi del comportamento alimentare o patologie croniche che presentano una componente psicosomatica.
È un metodo evidence-based e ha le sue basi, oltre che nelle pratiche di yoga e mindfulness, nella teoria del trauma, nella teoria dell’attaccamento e nelle neuroscienze.
Sviluppato inizialmente presso il Trauma Center di Brookline (Massachusetts, U.S.A.) da David Emerson e Bessel van der Kolk, il TCTSY è un programma del Center for Trauma and Embodiment presso il Justice Resource Institute dove si svolgono corsi rivolti al pubblico, formazione e ricerca. Dal 2016, il TCTSY è stato riconosciuto negli Stati Uniti dal NREPP (National Registration Office) come metodo di trattamento evidence-based per i disturbi correlati al trauma ed è elencato nel database SAMHSA (Substance Abuse and Mental Health Services Administration).
♦ A chi si rivolge?
Questo tipo di pratica è aperta a ogni tipo di persona senza distinzioni di età, identità di genere, abilità e non è richiesta nessuna particolare abilità pregressa. Si può praticare sulla sedia, in piedi o sul tappetino. È laica e non prevede adesione a sistemi di credenze religiose o spirituali.
♦ Perché è diverso da altri corsi di yoga?
La metodologia TCTSY si basa su alcune componenti dell’haṭha yoga modificati e proposti con un focus sull’esperienza del praticante che è invitato, attraverso semplici forme di yoga e il movimento, a sviluppare la consapevolezza delle sensazioni corporee. La pratica crea le condizioni per facilitare o ripristinare i processi dell’interocezione spesso compromessi a causa delle esperienze traumatiche vissute, per tornare a sentire il corpo come “un posto sicuro”.
La pratica non ha quindi obiettivi di tipo fisico/posturale (ad es. fare una postura o movimento “nel modo giusto”), né si basa sull’approvazione di un’autorità esterna (un/una insegnante o aderendo a una tradizione ortodossa di pratica).
Grazie al linguaggio di invito e alla possibilità di fare scelte, è sempre il praticante ad avere il potere decisionale sul proprio corpo e sul movimento, non il facilitatore TCTSY, creando le condizioni per ripristinare il senso di agency, l’essere padroni delle proprie scelte sulla base del vissuto esperienziale, e l’empowerment, facoltà spesso erose a causa del trauma o di difficile accesso in casi di sofferenza cronica.
A differenza di molte lezioni di yoga rivolte al pubblico, il TCTSY non utilizza nessun tipo di aggiustamento (es. correzioni attraverso il tocco) per influenzare o modificare la forma fisica del partecipante. Piuttosto il TCTSY offre l’opportunità di essere presenti all’esperienza somatica nel momento presente e liberi/e di essere responsabili di sé stessi.
♦ Come e dove praticare il Trauma Sensitive Yoga
E’ possibile praticare il TCTSY sia in contesto individuale che in contesto di gruppo.
Offro incontri individuali in presenza a Roma oppure online, sempre previo contatto telefonico e/o email.
Oltre agli incontri individuali, sono possibili incontri di pratica in piccoli gruppi: verrà comunicata di volta in volta l’apertura del gruppo a tutte le persone interessate.
♦ Autunno 2024: mini-serie di 4 incontri
A partire da novembre 2024, organizzo una mini-serie di 4 incontri di gruppo di TCTSY online, preceduti da un incontro gratuito aperto a tutte le persone interessate. Per i dettagli visita la pagina dedicata a questo link.
♦ Contatto diretto
Maria Chiara Mascia, Facilitatrice TCTSY
Email: mariachiara@yogapause.it
Ph. 3207770618
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